Strumenti
Il Centro Ottico Santona è dotato di strumenti all’avanguardia, indispensabili per un servizio professionale.
Il Centro Ottico Santona è dotato di strumenti all’avanguardia, indispensabili per un servizio professionale.
L’autorefrattometro è uno strumento computerizzato attraverso il quale viene misurato oggettivamente il potere rifrattivo dell’occhio.
Presso il Centro Ottico Santona l’Autorefrattometria si esegue durante tutti gli esami optometrici e contattologici.
In particolare l’autorefrattometro è in formato mobile per cui può essere facilmente impiegato anche con i bambini e/o nelle situazioni più difficili e complicate.
Ogni risultato viene successivamente integrato e raffinato attraverso le diverse tecniche soggettive.
Il forottero è lo strumento attraverso il quale si esegue l’esame refrattivo in modo pratico e veloce.
Si tratta di una complessa unità strumentale costituita da 4 dischi di lenti: sferiche (positive e negative) di potere elevato, sferiche (positive e negative) di basso potere, cilindriche (negative) e accessorie.
Mentre il soggetto è comodamente posizionato dietro al forottero, possono essere eseguiti numerosi test standardizzati, con la possibilità di procedere in modo preciso, rapido e funzionale.
Al Centro Ottico Santona il forottero viene utilizzato nel corso degli esami optometrici e contattologici (pre e post applicativi), integrando i suoi risultati attraverso l’uso dell’occhiale di prova e/o dei flipper, nei casi in cui sia importante la valutazione anche nello spazio libero o sia richiesta maggior precisione.
Il frontifocometro è lo strumento attraverso il quale viene misurato il potere frontale di una lente (compresa la direzione dell’asse in un eventuale lente cilindrica).
Al Centro Ottico Santona si utilizzano frontifocometri computerizzati, per verificare il potere degli occhiali in uso prima di ogni esame visivo. Il suo impiego principale lo si riscontra nel laboratorio ottico, durante la realizzazione dell’occhiale.
Con la lampada a fessura si esegue la biomicroscopia: un esame diagnostico che permette di esaminare la cornea, le palpebre, la camera anteriore, la sclera, la congiuntiva, l’iride e il cristallino.
L’occhio viene esaminato grazie all’emissione di un fascio di luce led regolabile e un microscopio che permette di osservarne le varie strutture nel dettaglio.
La lampada a fessura digitale permette di acquisire video e foto dell’occhio ad alta risoluzione, che consentono che consentono di rilevare problematiche che devono essere valutate dal medico.
È un esame diagnostico che consente di studiare la forma della cornea e le caratteristiche ottiche. Permette di misurare la curvatura della superficie anteriore della cornea. Il risultato è una mappatura colorata. Ad ogni colore corrisponde un raggio di curvatura: i colori freddi indicano i punti di cornea più piatti, mentre quelli caldi indicano una maggiore curvatura.
Lo strumento è composto dal cheratoscopio che proietta sulla cornea una serie di anelli concentrici e legge la riflessione dell’immagine sulla cornea. Un computer elabora l’immagine e, in base alla distorsione che gli anelli hanno, calcola la curvatura.
L’esecuzione della topografia corneale è semplice e non invasiva e, tra l’altro, non richiede colliri. Va effettuata almeno 24 ore dopo l’uso di lenti a contatto morbide o 48 ore nel caso in cui si siano portate lenti a contatto rigide: bisogna evitare che la forma della cornea risulti impropriamente alterata. Mentre vengono scattate le fotografie che vengono acquisite dal computer si deve fissare un punto centrale.
La topografia si usa quando è necessario ottenere informazioni precise sulla curvatura corneale. È un esame molto importante per valutare la gravità del cheratocono, una malattia oculare che consiste in una deformazione della cornea e consta di quattro stadi.
Viene usata in contattologia per valutare gli effetti della lente a contatto sulla cornea e per le costruzioni delle lenti a contatto.
L’ottotipo computerizzato è un dispositivo che viene utilizzato per misurare l’acuità visiva di un individuo. A differenza degli ottotipi tradizionali, che utilizzano lettere o figure stampate su carta, l’ottotipo computerizzato mostra le lettere o le figure su uno schermo LCD.
L’ottotipo computerizzato è in grado di mostrare una vasta gamma di caratteri, dimensioni e contrasti, il che lo rende particolarmente utile per la valutazione dell’acuità visiva in persone con disabilità visive o in pazienti che hanno difficoltà a leggere i caratteri su un ottotipo tradizionale.
La maggior parte degli ottotipi computerizzati sono dotati di un sistema di misurazione automatico, che consente di registrare le risposte dell’individuo durante il test e di calcolare l’acuità visiva.
In generale, l’ottotipo computerizzato rappresenta un importante avanzamento tecnologico nella valutazione dell’acuità visiva, offrendo una maggiore precisione e una maggiore flessibilità rispetto agli ottotipi tradizionali.
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