Le attività al computer hanno una parte importante nella vita di tutti i giorni…
…navigare in Internet, inviare mail, lavorare a un file, lasciare un messaggio in Facebook…
Al Centro Ottico Santona viene dedicata particolare attenzione alle problematiche visive legate all’intensa attività al computer, alla possibilità di prevenirle, allo studio delle caratteristiche e dei limiti del singolo sistema visivo.
Ciò richiede un attento esame nel quale l’ottico-optometrista entra in empatia con il soggetto esaminato, ne analizza le abilità visive (accomodazione, convergenza, ametropia, movimenti oculari), le collega all’effettiva modalità di utilizzo del computer (postura, distanza occhi-schermo, condizioni di illuminazione e contrasto, ore giornaliere trascorse davanti al pc, intensità dell’attività richiesta) e quindi propone il mezzo correttivo più idoneo allo specifico caso.
Prevenzione visiva al computer
Le attività occupazionali che richiedono un utilizzo prolungato del computer sono decisamente aumentate.
Durante l’uso prolungato del computer, la visione è sottoposta a una richiesta elevata di accomodazione e ciò può comportare una serie di problematiche visive che va sotto il nome di “sindrome da videoterminale”: occhio secco, bruciore oculare, visione annebbiata e/o sdoppiata, alterata percezione dei colori, pesantezza oculare, lacrimazione accentuata, fotofobia.
Per prevenire la “sindrome da videoterminale” è fondamentale seguire una serie di regole quando si rimane a lungo davanti al computer:
- Schiena e capo eretti, senza inadeguate inclinazioni;
- Schermo lievemente inclinato, in modo che il bordo superiore del monitor sia alla stessa altezza degli occhi mentre il bordo inferiore sia circa 40° verso il basso;
- Tastiera 40 cm sotto le spalle;
- Distanza tra occhi e schermo tra 50 e 60 cm;
- Illuminazione (naturale o artificiale) orientata in modo tale da non indurre fastidiosi riflessi sul monitor;
- Brevi e regolari interruzioni (10 minuti) ogni 2 ore consecutive davanti al computer.
Computer e mezzi ottici di correzione
La visione al computer comporta un cospicuo impegno accomodativo e di convergenza di entità variabile in relazione alla distanza di lavoro e alla postura mantenuta.
Tale impegno può sommarsi a eventuali problemi visivi del soggetto (miopia, astigmatismo, ipermetropia o presbiopia) e ad alterazione della qualità e della quantità del film lacrimale conseguenti alle condizioni ambientali dell’ufficio.
E’ necessaria una buona flessibilità visiva, che consenta al soggetto di spostare rapidamente e con precisione gli occhi dalla tastiera allo schermo, dal foglio di lavoro alla calcolatrice sulla scrivania.
La flessibilità richiesta al soggetto ne supporta la visione alle diverse distanze; di ciò va tenuto conto quando, ai soggetti presbiti, si consigliano occhiali con lenti correttive da utilizzare al computer.
- Le lenti monofocali possono rappresentare un limite per il soggetto presbite, i cui occhi sono in continuo movimento su oggetti posti a distanze diverse.
- Le lenti progressive permettono al soggetto presbite una visione nitida a ogni distanza e rappresentano la scelta più completa; a volte però il soggetto presbite è obbligato, a causa della posizione dello schermo, a una postura anomala del capo per utilizzare in maniera ottimale la visione prossimale.
- Le lenti a profondità di campo sono lenti specifiche per l’intensa attività prossimale e, in caso di impegno prolungato al computer, sono in grado di offrire prestazioni di alta qualità: privilegiano infatti la visione prossimale ma la zona di digressione ne permette un utilizzo confortevole fino a 120-150 cm.
In questo modo le lenti a profondità di campo garantiscono visione nitida da vicino e, insieme, dinamicità e comfort visivo nelle distanze intermedie, tipiche proprio delle attività occupazionali alla scrivania.